L’ansia è una normale reazione a situazioni difficili e può essere un’esperienza comune negli adolescenti. Questo perché durante l’adolescenza si affrontano situazioni nuove, così come si presentano nuove sfide e opportunità. Gli stessi adolescenti si scontrano con i genitori in cerca di più indipendenza. Inoltre, il loro modo di pensare cambia. Tutti questi mutamenti possono far avvertire, di tanto in tanto, un po’ di ansia nell’adolescenza.
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Conoscere le cause dell’ansia nell’adolescenza
Gli adolescenti potrebbero iniziare a preoccuparsi perché cominceranno le scuole superiori, forse dovranno adattarsi a nuovi compagni di classe, sostenere degli esami, o hanno paura dell’impressione che daranno agli altri. A volte potrebbero anche avere preoccupazioni irrazionali come quelle riguardanti catastrofi e il proprio futuro.
Tuttavia, esiste un paradosso che nessun genitore riesce a riconoscere razionalmente: l’ansia nell’adolescenza potrebbe essere causata proprio da loro, ovvero dal modo in cui hanno cresciuto i loro figli e dal timore dell’adolescente di deludere le aspettative (sempre più elevate) dei propri genitori.
Oggigiorno, i genitori sono come in competizione tra loro nel cercare di offrire ai figli l’inverosimile, convinti che questo li renderà più felici e cercano di risparmiargli qualunque sacrificio, credendo che da questo dipenda avere un’infanzia meravigliosa. Poi il bambino cresce e deve fare i conti con la realtà, ovvero che anche lui deve imparare ad affrontare, come tutti, situazioni impreviste e sgradevoli: un brutto voto, le prese in giro, etc. Non si è più sotto le ali protettive del genitore ed ecco che scatta l’ansia.
Il sentirsi ansiosi, comunque, fa parte della normale gamma di emozioni, come la rabbia o l’imbarazzo. Per la maggior parte degli adolescenti, l’ansia non dura molto e scompare da sola. Ma per alcuni adolescenti non scompare mai o è così intensa da impedire loro di fare le cose di tutti i giorni.
Per amore dell’argomento va detto che l’ansia negli adolescenti non è sempre una cosa negativa. Può motivarli a dare il loro meglio, può aiutarli a prepararsi per situazioni difficili come parlare in pubblico o partecipare a eventi sportivi.
Cosa fare per aiutare tuo figlio a superare l’ansia
Come genitori desideriamo fortemente aiutare nostro figlio a superare l’ansia. Ci sono sicuramente tante cose che possiamo fare e altre da evitare. Vediamole insieme:
- Accettare l’ansia. L’ansia mostra le paure di nostro figlio, le sue insicurezze. Fa emergere pensieri ed emozioni forse a lungo repressi perché non in linea con ciò che ci si aspetta da lui. Secondo gli esperti i genitori non devono adoperarsi per mandare via subito lo stato ansioso ma piuttosto comprendere perché è sopraggiunto. Può essere importante che l’adolescente riesca ad esprimere ciò che prova, i suoi timori e che non si senta giudicato per questo.
- Accettare nostro figlio così com’è. Non etichettiamolo con parole tipo ‘timido, ansioso’. Non facciamogli pressioni perché debba stare meglio a tutti i costi. L’adolescente deve potersi sentire ben accetto e amato indipendentemente dai risultati conseguiti e a prescindere da se soffre d’ansia oppure no.
- Non intervenire subito. Quando è un figlio a stare male, per un genitore è difficile stare a guardare senza fare nulla. Ma questo è il comportamento più idoneo. Se riuscite a farlo parlare sarà già un successo, fare di più sarebbe dannoso: potrebbe far pensare a vostro figlio che non è capace di fare nulla neanche per sé stesso. Trasmettiamogli invece la nostra fiducia che saprà trovare il modo in cui gestire l’ansia. La cosa migliore che possiamo fare quando gli viene un attacco di ansia è chiedergli: ‘Cosa posso fare per aiutarti?’ Può darsi che all’inizio non lo sappia nemmeno lui ma, se sapremo aspettare, capirà da solo ciò di cui ha bisogno.
- Mostra a tuo figlio il tuo affetto. Diglielo spesso. Trova il tempo per fare qualcosa insieme a lui.
Cosa evitare:
- Non minimizzare o dare l’impressione che non sia ‘niente’. Tuo figlio non si sentirà capito e si chiuderà in se stesso.
- Non semplificare troppo. Frasi del tipo: “Non devi essere ansioso!” “Dai mettici un po’ di buona volontà” non lo aiuteranno. Se ci riuscisse, lo avrebbe già fatto! Lui è il primo che vuole uscirne.
- Non fate finta di nulla. Non è mettendo la testa sotto la sabbia che aiuterete vostro figlio.
L’ansia è sempre un vuoto che si genera tra il modo in cui le cose sono e il modo in cui pensiamo che dovrebbero essere; è qualcosa che si colloca tra il reale e l’irreale. (Charlotte Joko Beck)