Rapporto con i figli: 10 consigli per la felicità

Quesito del giorno: qual è il mestiere più difficile del mondo? Risposta: il genitore. Ebbene sì, fare la mamma e il papà è davvero una gran fatica e un’immensa responsabilItà. In qualsiasi altro lavoro, in caso di esaurimento in corso, si può andare in ferie e ci si può perfino ammalare.

Un genitore, sembra un’ovvietà, non conosce vacanza. I bambini sono dei fiumi in piena, serbatoi di infinita energia e curiosità. Sono delle creature da scoprire e a cui va insegnato tutto del mondo. I figli non possono aspettare i nostri tempi e noi dobbiamo essere sempre pronti a trasmettergli qualcosa.

Per crescere dei bimbi felici, educati, che abbiano rispetto per gli altri e per se stessi è fondamentale gettare delle fondamenta solide fin da subito. E per poter ottenere questo ci vuole costanza giorno dopo giorno. La quotidianità è la vera sfida. Perché le occasioni eccezionali possono lasciare un bel ricordo nei bimbi ma non basteranno ad insegnargli dei valori veri. Ho già raccontato le abitudini che mi hanno aiutato non impazzire, ora vediamo come essere dei buoni genitori nonostante la stanchezza, lo stress e i ritmi serrati della vita quotidiana.

Creare un rapporto di rispetto reciproco con i nostri piccoli è dunque il principio di tutto. Ora vi racconterò come Ale ed io abbiamo scelto di comportarci con Alice e Susanna nelle nostre giornate ‘non particolari’.

Questo il nostro decalogo:

  1. Giocare con loro
  2. Non dire bugie
  3. Parlare di tutto e spiegare il perché
  4. Farli partecipare alle attività domestiche
  5. Divertirsi anche durante i doveri
  6. Non andare mai via senza salutarli
  7. Abituarli ai rapporti sociali con o senza di voi
  8. Leggere prima di dormire
  9. Essere severi su poche cose ma mai cedere
  10. Amateli senza limiti

Ecco 10 semplici consigli per creare un buon rapporto con i figli

1. Giocare con loro

Il gioco è il lavoro dei nostri bimbi. E’ attraverso le attività ludiche che loro acquisiscono le varie abilità. Nell’arco di una giornata è fondamentale che loro imparino a trascorrere del tempo da soli, sperimentando conquiste, fallimenti e altrettanti sentimenti derivanti, cioè gioia o frustrazione. E’ altrettanto importante che ci siano dei momenti di gioco insieme a mamma e papà. Serviranno a rassicurarli e ad insegnargli a superare ostacoli che sembravano insormontabili.

 

2. Non dire bugie

Nessuno studio al momento ha scoperto quando i bambini iniziano a comprendere i discorsi dei più grandi. Noi abbiamo avuto l’impressione che ciò accada molto presto. Alice ha due anni e noi abbiamo stabilito di dirle sempre la verità. Se dobbiamo andare dal pediatra, non le raccontiamo che andremo al parco ma semplicemente che dovrà fare una visita dal dottore. Se mancheremo per una giornata di certo non le diremo che torneremo subito. E così via. In questo modo i bambini sapranno che di mamma e papà ci si può fidare e nello stesso tempo impareranno a non raccontare bugie.

 

3. Parlare di tutto e spiegare il perché

In continuità con il ‘consiglio numero 2’ cerchiamo di parlare in modo semplice e chiaro alle gnappe. Non evitiamo tematiche solo perché potrebbero non capire ma proviamo a spiegare ogni concetto mettendoci al loro livello. Gli esempi aiutano moltissimo. Loro vi guarderanno con occhi curiosi e a volte un po’ persi ma state sicuri che avranno immagazzinato ogni vostra parola.

 

4. Farli partecipare alle attività domestiche

Chi l’ha detto che non i figli piccoli non si riesce a far nulla in casa? Certo, sarà sicuramente più faticoso e soprattutto ci vorrà il doppio del tempo ma sarà anche un modo per insegnargli molte cose. Innanzitutto il ‘come fare’. Stendere i panni, cucinare, pulire, riordinare… sono attività che prevedono delle capacità manuali e organizzative. Se fatte insieme, magari canticchiando, possono diventare dei momenti di gioco e divertimento. Inoltre, i vostri figli si sentiranno molto fieri di avervi aiutato e la prossima volta vorranno rifarlo. Fate notare che il loro contributo è prezioso e ringraziateli. Il valore più importante che gli trasmetterete facendoli partecipare alle attività quotidiane, sarà il rispetto per tutti i vostri noiosi ma necessari lavori di casa.

 

5. Divertirsi anche durante i doveri

Parola chiave di questo punto: PAZIENZA. Ce ne vorrà molta per superare indenni i capricci che i nostri piccoli amori sono capaci di fare per cambiare il pannolino, vestirsi, fare il bagnetto, mangiare… insomma per tutto ciò che non sia giocare. Quindi c’è solo un modo per farcela: trasformare il dovere in gioco. Come? Con ogni mezzo: usando giocattoli, cantando e ballando, facendo le smorfie, guardando i cartoni. Vedrete che giorno dopo giorno impareranno ad essere più responsabili e a capire subito che certe attività sono necessarie e che grazie a mamma e papà diventano anche un po’ divertenti.

 

6. Non andare mai via senza salutarli

Essere genitori comporta il dover affrontare le emozioni dei figli e questo a volte fa talmente paura da far cercare degli stratagemmi sciocchi quanto inutili per non vederli soffrire. Mi riferisco soprattutto alla cattiva abitudine di sgattaiolare fuori da casa senza che i piccoli se ne rendano realmente conto, magari con la complicità di qualcun altro che distrae vostro figlio. Io credo che non ci sia modo migliore per farli sentire traditi ed è per questo che insieme ad Ale abbiamo deciso di non scappare mai. Ci sono stati giorni in cui Alice ha pianto alla porta perché papà andava al lavoro o perché nonna doveva andar via ma vi assicuro che la disperazione è passata dopo un minuto. Ormai, quando qualcuno va via, non importa siano mamma, papà, nonni o amici, Alice li accompagna alla porta e li saluta sorridente, perché sa che torneranno. I più fortunati avranno anche un bacino.

 

7. Abituarli ai rapporti sociali con o senza di voi

Una delle sfide più belle dell’essere genitore e quella di infondere nei figli la sicurezza che papà e mamma ci sono e ci saranno sempre. L’ho chiamata sfida perché sarà difficile per noi imparare ad esserci senza opprimerli, lasciandogli la libertà di azione e di pensiero a cui hanno diritto fin da piccoli. Troppo spesso, sono i genitori ad aver bisogno dei figli e non il contrario.

Se chiacchierano svegli nella loro culla non andate subito a disturbarli. Se non riescono a completare una torre di costruzioni non intromettetevi nelle loro cose. Se giocano con qualcuno senza filarvi non cercate di attrarre la loro attenzione.

Mamma e papà saranno sempre le persone più importanti per loro ma i bimbi hanno bisogno di stimoli per crescere e per quanto possiate sforzarvi, voi non basterete. Alice è un po’ timida e riservata nei primi approcci con nuove situazioni eppure non ha mai pianto durante l’inserimento al nido, peraltro fatto con il papà con il quale lei è attaccatissima.

Noi crediamo moltissimo nel potere delle parole ed io ad Alice e Susanna ripeto spesso questa frase: “dovete essere sempre tranquille anche quando mamma non c’è, mamma c’è sempre anche se non è fisicamente lì con voi. Perché il cuore di mamma sta sempre vicino al vostro cuoricino”.

 

8. Leggere prima di dormire

I libri sono la culla della civiltà. A me piace definirli così. Insegnate ai vostri figli a maneggiarli fin dai primi mesi di vita e vedrete che li ameranno moltissimo e molto presto inizieranno anche ad avere delle preferenze. Noi leggiamo, o meglio commentiamo le figure, tutte le sere prima delle ninne. Attraverso i libri impariamo tante cose nuove, ci rilassiamo e ci lasciamo portare nel fantastico mondo dell’immaginazione. E’ un momento intimo e pieno di tenerezza al quale Ale ed io non rinunciamo mai, anche nelle sere in cui siamo stanchissimi.

 

9. Essere severi su poche cose ma mai cedere

Dare delle regole vuol dire mettere dei limiti. Ed i limiti sono necessari ad un bimbo per creargli dei punti di riferimento. Se mamma e papà non imparano ad essere severi quando è necessario, sarà il caos. Non si può dire sempre di no ai figli altrimenti si perderebbe di credibilità nel momento in cui sarà invece necessario essere irremovibili. Nella nostra casa, movimenti pericolosi o gesti violenti sono vietati sempre, senza deroghe in nessuna occasione. Si mangia seduti al tavolo senza sbriciolare in giro per casa. L’igiene quotidiana segue tempi e regole precisi. Non si grida. Si mettono in ordine i giochi prima di andare a dormire.

 

1o. Amateli senza limiti

Abbracciateli, baciateli, coccolateli. Ditegli che li amate tanto quanto il mondo, il cielo e le stelle. Insegnategli che l’amore non ha confini e che mamma e papà non smetteranno mai, neanche per un secondo di volergli bene.

 

 

Questo articolo è dedicato a mamma e papà come me ed  Ale. E cioè a genitori che si sporcano le mani e che ogni giorno ci mettono fino all’ultimo granello di energia.

E’ faticoso ‘stare sempre sul pezzo’ e non tralasciare nessun aspetto della crescita dei propri figli. Ma vi assicuro che sarebbe molto più dura, per non dire invivibile, avere una famiglia nella qual regna il caos.

La serenità è una strada che si sceglie di percorrere e passo dopo passo diventerà facile volerla raggiungere ogni giorno. Sorridete tanto e avrete dei figli felici.

La nostra preparazione al ‘diventare una mamma e un papà’ è stata meticolosa e ci abbiamo messo molto impegno nel metterci in discussione. Ci sono stati e ci saranno sempre giorni più difficili di altri.

La stanchezza è spesso la nemica numero uno del buon umore. Ma noi cerchiamo di non farla vincere mai e di affrontare ogni situazione con il sorriso.

E’ con questi presupposti che stiamo costruendo il nostro rapporto speciale con le bimbe.

E voi mamme a papà, come gestite le vostre giornate? Riuscite a trovare del tempo per i vostri piccoli, nonostante il lavoro e gli altri mille impegni che vi riempiono le giornate?

Vi aspetto sul gruppo Le mamme di MestiereMamma per parlare di questo ed altri mille argomenti legati alla fantastica esperienza chiamata ‘Diventare mamma’!

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MM1982