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Vaccino varicella obbligatorio: perché? E il meningococco resta facoltativo

Non mi piacciono le polemiche sterili e devo dire che nonostante le falle, la presa di posizione del Governo sulla questione vaccini obbligatori non mi dispiace. Intendo dire: a mio parere uno Stato ha il dovere di tutelare i suoi cittadini e la salute dovrebbe stare al primo posto tra i pensieri di chi governa. Non entro pertanto nella polemica che ha turbato le ultime decisioni su questa tematica. Ho espresso il mio giudizio sulla questione e credo che l’unica via per agire sia quella di rimandare ogni valutazione a chi ha raggiunto determinati risultati scientifici tramite un lungo percorso di analisi.

Chi volesse tutte le info utili sull’elenco dei vaccini obbligatori necessari e altre informazioni riguardante questa tematica può cliccare sulla foto sottostante: è un tema molto dibattuto in questo periodo e ho voluto riepilogare in maniera dettagliata la lista completa, le fasce d’età interessate e le sanzioni previste per chi non si metterà in regola.

Ammetto che aver raggiunto queste convinzioni è stato il frutto di un lungo e tortuoso vagare nel labirinto della ricerca di informazioni utili sui vaccini. Perché al netto di tutte le critiche che si possono addossare ai genitori che richiedono un libero arbitrio su una questione che non può essere lasciata alla soggettività, non si può negare che questa vicenda marchia a fuoco un’altra problematica. La disinformazione e la mancanza di informazione e comunicazione in un ambito così cruciale all’interno delle dinamiche di una nazione come quello della natività, della genitorialità, della salute dei più piccoli.

Questo è un vuoto di gravità senza pari che finisce per innescare meccanismi di autovalutazione e creazione di una verità parallela a quella (l’unica che dovrebbe esistere a mio parere) che invece andrebbe comunicata attraverso campagne sociali e informative da chi ha dati, studi e statistiche per suffragarla.

Detto ciò (se si è arrivati fin qui senza associare questo blog come uno di quelli a libro paga di BigPharma), ci tengo a dire che il vaccino varicella obbligatorio non l’ho capito.

La questione è certamente complessa perché ci sarà sempre chi è d’accordo, chi non lo è per niente, per esempio i no vax e chi ha comunque qualcosa da ridire. Ecco, io mi colloco in questa ultima categoria.

Ho qualcosa da dire a riguardo del calendario vaccinale che è entrato in vigore dal mese di agosto 2017. Avendo dedicato già un articolo a tutte le info su vaccini obbligatori, fasce d’età e sanzioni, non starò qui a ripetermi ma vorrei condividere una riflessione.

Vaccino varicella obbligatorio e meningococco facoltativo. Perché?

Prima di argomentare questo dilemma che ormai ha fatto breccia nella mia testa, vediamo tutte le info necessarie ad affrontare nel modo giusto la questione ‘varicella‘.

Varicella: cos’è, come si trasmette e quanto dura

  • La varicella è una malattia infettiva provocata dal virus Varicella Zoster.
  • La trasmissione avviene solo da uomo ad uomo e colpisce maggiormente i bambini tra i 5 e i 10 anni. L’incubazione è di circa 2-3 settimane.
  • Il virus fa parte della famiglia degli Herpes ed infatti sfocia inizialmente in un esantema generalizzato su varie parti del corpo.
  • Dopo l’esantema arrivano le bollicine rosse pruriginose che poi diventano vescicole e poi si seccano. Ci vorranno dai 7 ai 10 giorni per guarire.

Varicella: eventuali complicazioni e soggetti a rischio

Normalmente, la varicella è una malattia che guarisce nell’arco di 7-10 giorni. Se per i bambini il decorso è più breve, negli adulti e negli adolescenti può essere più lungo e fastidioso. Tuttavia, una qualsiasi persona che goda di una buona salute, può affrontare la varicella senza preoccupazioni. Il virus della varicella, una volta preso, sviluppa un’immunità permanente ma purtroppo non viene eliminato dall’organismo. Nel corso degli anni e soprattutto dopo i 50, potrebbe sfogare di nuovo sotto forma di Herpes Zoster, meglio conosciuto come sfogo di Sant’Antonio. Vediamo quando può essere pericolosa.

  • Soggetti immunodepressi: cioè tutte quelle persone che per vari motivi (HIV, cure speciali che debilitano come la chemio terapia o altre patologie specifiche) hanno un sistema immunitario debole e facilmente attaccabile dai virus.
  • Donne incinta: se la varicella viene contratta durante la gravidanza, il feto potrebbe sviluppare una forma di varicella congenita. Dopo la 20esima settimana il feto potrebbe contrarre una forma asintomatica di varicella e una volta nato potrebbe sviluppare un herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio) durante i primi anni di vita.
  • Neonati: se la mamma ha contratto la varicella negli ultimi giorni prima del parto o in quelli immediatamente successivi, il bimbo potrebbe sviluppare una forma molto grave di varicella. In questi casi, purtroppo, la mortalità non è un evento troppo remoto e si aggira intorno al 30%. Il vaccino per la varicella si può somministrare dopo l’anno. Dunque, soprattutto nei primi sei mesi, fare attenzione a non mettere a rischio i neonati. Evitare i luoghi chiusi e troppo affollati e anche i nidi.
  • Complicazioni della varicella: nei soggetti sopra descritti la varicella potrebbe causare delle ulteriori complicazioni. Negli adulti molto spesso sfocia in polmonite. Inoltre potrebbero infettarsi le vescicole. Potrebbero insorgere: epatite, artrite, piastrinopenia, enecefalite, glomerulonefrite e altre patologie rare ma molto gravi.

Vaccino varicella: meglio farlo insieme al MPR

Ormai conosciamo meglio il virus della varicella e possiamo trarre delle conclusioni. Prima di tutto è importantissimo che le donne non immuni, facciano il vaccino prima di affrontare una gravidanza. E’ altrettanto importante che i soggetti a rischio siano vaccinati.

Insomma, la varicella è una malattia benigna ma dopo tutto potrebbe sempre portare qualche complicazione. Anche uno sfogo di Sant’Antonio causa fastidi per circa un mese. E poterselo evitare non è cosa da poco.

Il Governo ha reso il vaccino anti-varicella obbligatorio per tutti i bimbi nati dal 2017. Sarà possibile farlo insieme al vaccino anti-morbillo, parotite e rosolia, anch’esso divenuto obbligatorio.

Vaccino varicella obbligatorio: e il meningococco?

A questo punto, è il momento della polemica. Va bene che la varicella potrebbe portare delle remote conseguenze e che è una malattia molto contagiosa. Ma i neonati, che sarebbero a maggior rischio di complicazioni, non possono essere vaccinati perché potranno farlo solo dopo il 12esimo mese di vita. E allora perché rendere obbligatorio un vaccino per una malattia perlopiù benigna e lasciare al libero arbitrio la scelta di vaccinare contro il meningococco?

Se proprio dovevano essere stanziati dei soldi per rendere gratuiti dei vaccini davvero salvavita, forse era meglio destinarli a quelli anti-meningococco B e C.

Attualmente, il vaccino meningococcico C è offerto gratuitamente o comunque ad un basso costo in tutte le regioni italiane e consiste in una somministrazione unica da fare dopo i 13 mesi di vita del bambino.

Invece, l’anti-meningococco B è un vaccino d’elite. Nonostante le promesse del Governo, ad oggi, la maggior parte delle regioni ancora non può offrirlo gratuitamente ed il prezzo è davvero alto: circa 80€ a dose per tre dosi da effettuare entro il primo anno d’età. Crescendo le dosi diminuiscono.

Di meningite si muore. O comunque non se ne esce illesi. Può provocare gravissime lesioni neurologiche, cancrene degli arti, encefaliti…

Per questo mi piacerebbe che il Governo del mio paese, l’Italia, rendesse obbligatori e gratuiti davvero tutti i vaccini contro la meningite e non solo.

Soprattutto dopo il drammatico caso di malaria in Italia che ha ucciso una bimba di quattro anni, sarebbe ora di rivalutare seriamente il valore dei vaccini.

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  • Premetto che ho fatto vaccinare i miei figli ancor prima che uscisse la questione sull'obbligatorietà, proprio perché non ho le competenze mediche necessarie per capire quale tra le tante verità sbandierate a destra e a manca sia effettivamente reale.ù
    Detto questo, a me l'unica riflessione che è nata (e che mi sta rodendo come un tarlo) dopo aver visto il calendario vaccinale è:
    1. non è vero che il vaccino contro la meningite B sia così efficacie ed essenziale, altrimenti lo Stato che ha a cuore il benessere dei cittadini l'avrebbe passato senza alcun costo aggiuntivo;
    2. se obblighi a vaccinare i bambini contro la varicella che causa meno danni e il vaccino è gratuito mentre quello per la meningite B non lo è allora mi stai tirando per il c**o.
    Francamente non so quale delle due sia l'ipotesi peggiore.

    • Ciao Priscilla,
      non posso che condividere le tue perplessità. Certamente qualcosa non torna in queste scelte. Purtroppo mi viene da pensare che ci sia un ostacolo economico. Forse il Governo non può permettersi di rendere gratuiti tutti i vaccini meningococcici? In realtà in questo caso credo siano le Regioni ad avere problemi di bilancio sanitario. In ogni caso, la mia speranza è che presto avremo i vaccini disponibili e gratuiti per tutti.

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MM1982