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Febbre nei bambini: vademecum per le mamme

La febbre nei bambini = reazione del sistema immunitario che manda nel panico le mamme 🙂  Iniziamo così, sdrammatizzando un argomento che invece è bene affrontare con serietà. Molti miti si devono sfatare a riguardo ed è necessario essere ben informati per evitare da un lato allarmismi inutili e dall’altro sottovalutazioni importanti.

Pur avendo una pluriennale esperienza diretta da bis mamma non sarei all’altezza e non ho la professionalità per parlarvi di come gestire la febbre nei bambini. Per fortuna possiamo affidarci alle informazioni di alcuni siti ufficiali di strutture ospedaliere e di pediatri.

Dunque, le informazioni che leggerete in questo articolo sono tratte direttamente dai questi siti che citerò nella bibliografia finale. Il mio lavoro, per questa volta, si è limitato a riassumere e semplificare tutti i consigli utili per affrontare consapevolmente la febbre nei bambini.

Qui sotto trovate un riassunto degli argomenti che ho affrontato riguardo la febbre nei bambini:

 Febbre nei bambini: informazioni per conoscerla ed affrontarla al meglio

  • La febbre non è una malattia ma un sintomo. E’ fondamentale all’organismo per combattere i microbi di infezioni virali o batteriche.
  • La febbre non necessita di una cura sempre e comunque. Deve essere lasciata agire affinché svolga il suo ruolo difensivo e si interverrà con i farmaci solo se il bambino sarà parecchio infastidito. La febbre aumenta la produzione di alcuni globuli bianchi (leucociti) necessari a combattere le infezioni e le alte temperature, dai 38 ai 40°, hanno un effetto sterilizzante che impedisce la formazione di altri microbi.
  • La valutazione dei sintomi è importante per un giusta diagnosi e una cura adeguata. Osservare il bambino e riferire al pediatra i seguenti parametri: colorito, appetito, vivacità, reazione ai farmaci (si abbassa la febbre con l’antipiretico?) pianto ed eventuali episodi di vomito o diarrea associati alla febbre.
  • Se il bimbo ha più di 5 mesi e presenta solo febbre, dopo essersi consultate con il pediatra, basterà tenere sotto controllo la temperatura con l’aiuto di antipiretici da somministrare intorno ai 38°, ogni 4/6 ore a seconda dell’entità.
  • Gli antipiretici fanno sudare ed il sudore evaporando abbassa il calore corporeo. E’ fondamentale far bere spesso i bambini ed evitare ambienti troppo umidi e/o surriscaldati. Servono le giuste condizioni anche ambientali per far sfebbrare il bimbo.
  • Le spugnature: se la febbre nei bambini si ostina a non scendere o tende a risalire prima delle 4 ore si può procedere con le spugnature con acqua tiepida da fare possibilmente su tutto il corpo e dopo almeno mezz’ora dalla somministrazione del farmaco. Se il bambino dovesse avere i brividi aumentare la temperatura dell’acqua. Le spugnature aiuteranno il corpo ad eliminare vapore e quindi ad abbassare la temperatura ma non serve farle sempre rischiando di stressare il piccolo oltremodo.
  • Non coprire eccessivamente il bambino altrimenti il sudore farebbe fatica ad evaporare e quindi la temperatura resterebbe alta.
  • La febbre nei bambini può salire dopo aver mangiato cibi caldi o dopo aver giocato vivacemente. In ogni caso un bimbo che mangia e gioca vuol dire che pur avendo la febbre si sente bene. Tuttavia sarà meglio cercare di farlo riposare un po’ di più e di tenerlo calmo.

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Febbre nei bambini: cosa fare se subentrano vomito e/o diarrea

Vomito e diarrea possono essere degli aggravanti comuni che subentrano durante un’influenza intestinale (gastroenterite), cioè durante un virus.

  • Il vomito provoca disidratazione con conseguente impossibilità a sudare. E’ importante far bere i bambini per reintrodurre i liquidi persi e permettere alla febbre di sfogare attraverso la sudorazione.
  • Se il vomito è molto frequente e dopo consultazione medica si possono somministrare anche sali minerali. Controllare sempre le labbra e lo stato della pelle in generale per vedere che non sia troppo disidratata.
  • Gli antipiretici e gli antibiotici non intervengono sul vomito.
  • Il vomito può causare l’acetone: il metabolismo, per produrre energia, esaurisce tutte le riserve di zuccheri e inizia a bruciare i grassi. Durante questo processo si formano delle sostanze, i corpi chetonici, che finiscono nelle vie aeree e nelle urine. Hanno un odore forte.
  • In caso di acetone, si può bloccare il vomito dando liquidi zuccherati e solo in casi particolari somministrare medicine ma solo dopo consultazione medica.
  • Per essere certe che il bambino abbia l’acetone, si può raccogliere qualche goccia di urina sulle strisce reattive che si acquistano in farmacia.
  • In caso di diarrea frequente, dare integratori per via orale e fermenti per evitare la disidratazione attraverso le feci.
  • Sia in caso di diarrea che di vomito non forzare il bambino a mangiare ma non tenerlo digiuno se chiede latte o cibo. Loro sanno regolarsi da soli. Piuttosto proporre cibi leggeri, non troppo caldi e in poche quantità ma date più frequentemente.

Febbre nei bambini e convulsioni

  • Le convulsioni non dipendono dall’altezza della febbre e vengono soltanto ai bambini predisposti ad averle. I motivi per cui arrivano sono d’origine genetica.
  • Durante le convulsioni può accadere che il bimbo abbia: svenimento, irrigidimento del corpo, movimenti degli arti simili ad un attacco di epilessia, sbarramento degli occhi o giramento delle pupille, rilassamento muscolare.
  • Le convulsioni possono durare anche alcuni minuti e sono seguite da sonnolenza e rilassamento.
  • Non sono pericolose e non lasciano segni permanenti sulla salute ma va considerata la durata perché durante la convulsione il cervello è meno ossigenato.
  • Le convulsioni non sono segno di epilessia
  • Solo il 30% dei bimbi sarà recidivo. In questi casi il medico valuterà una terapia  a base di diazepam per uso rettale. Solo alcuni casi necessitano di cura preventiva.
  • Come comportarsi durante la convulsione: allentare i vestiti e tenere il bambino leggero. Mettere il bimbo su un fianco e controllare che abbia la bocca libera e che non inali né salive né vomito. Non scuotere il bimbo, non schiaffeggiarlo o parlargli. Non dare liquidi o farmaci. Controllare la durata e non tentare di bloccare le eventuali scosse.
  • Finita la convulsione abbassare la febbre con paracetamolo e chiamare il pediatra.

Febbre nei bambini e otite media acuta

febbre nei bambini

  • L’otite media acuta è un’ infiammazione della membrana del timpano molto frequente nei bambini, soprattutto dai 2 anni e 10 anni.
  • Un bambino con otite potrà avere anche febbre, raffreddore e tosse ma non sempre è necessario l’antibiotico.
  • I bambini piccoli che ancora non sanno parlare potrebbero avere risvegli notturni con pianto inconsolabile. Di solito tendono a muovere la testa o a toccarsi l’orecchio e non vogliono essere rimessi distesi. Questo accade perché spesso l’otite è causata dal catarro in eccesso che stando distesi provoca più fastidi e dolore.
  • Nei bambini che già camminano si potrebbe presentare anche mancanza di equilibrio.
  • Per valutare se il bimbo abbia l’otite è necessaria la visita pediatrica. La causa potrebbe essere sia virale che batterica ma in ogni caso ci sarà un accumulo di liquido dietro il timpano.
  • Se fuoriesce pus dall’orecchio viene denominata otite catarrale.
  • Se dovesse presentarsi di notte, è buona norma somministrare un antidolorifico in attesa del consulto medico.
  • Il pediatra deciderà se procedere subito con un antibiotico o vigilare la situazione per massimo tre giorni somministrando solo antidolorifico e provvedendo a sciogliere ed eliminare il muco.
  • Normalmente l’otite media acuta non provoca lesioni al timpano. Raramente potrebbero esserci complicazioni. Per questo è necessario che il bambino venga visitato sempre dal pediatra.
  • Il vaccino per anti-pneumococco ha dimostrato di essere un valido protettore per prevenire le otiti medie acute.
  • Non mettere gocce prima che il bambino sia stato visitato e somministrarle solo se consigliate dal pediatra.

Febbre nei bambini: miti da sfatare e buon senso

  • I farmaci antifebbrili non sempre eliminano la febbre. Se dopo aver dato un farmaco la febbre si abbassa non c’è motivo di preoccuparsi.
  • La comparsa dei denti non porta febbre. Può accadere che un bimbo abbia la febbre durante i numerosi periodi in cui sta per uscire un dentino. Sarà solo una coincidenza e non una causa della dentizione.
  • La febbre è il sintomo di un’infezione virale o batterica e quindi non può venire in seguito a colpi d’aria o di vento.
  • Tenere i bambini al chiuso non aiuterà il decorso della febbre. Tuttavia farli riguardare in un momento di debolezza può servire. Rispettare le esigenze del bambino, i sui empi di riposo ed evitare attività eccessivamente eccitanti ma senza pretendere che stia al letto per giorni.
  • Evitare aria secca in casa e stanze poco arieggiate. Quando il bimbo se la sentirà potrebbe far bene una breve passeggiata all’aria aperta soprattutto in presenza di sole che con il suo calore uccide germi e batteri.
  • Non stressare il bambino con continue misurazioni e la notte è importante lasciarlo dormire. Abbiamo detto che la febbre è un sintomo e non deve far paura. Dunque se il bimbo non lamenta altro sarebbe inutile svegliarlo per dare gocce o per mettere il termometro. Al massimo se proprio è molto caldo, lasciarlo con il body e mettere velocemente una supposta.

Febbre nei bambini: sintomi gravi

La febbre potrebbe, in casi particolari ed eccezionali, essere sintomo di malattie più gravi. Premesso che, in ogni caso, va sempre consultato il pediatra per avere rassicurazioni, alcuni sintomi richiedono attenzione e devono destare preoccupazione e interventi immediati.

    • Se la febbre non scende nonostante l’antipiretico potrebbe essere necessario l’antibiotico. Può accadere che la febbre non venga eliminata dall’antipiretico o che ritorni prima delle 4 ore. In questo caso nn bisogna allarmarsi ma attendere il decorso. Si valuterà cosa fare entro le 48 ore
    • Se la febbre non passa nel corso dei giorni nonostante l’antibiotico.
    • Neonati: pianto continuo, fontanella ingrossata e apnee potrebbero essere sintomi di meningite o sepsi meningococcica.
  • Bambini: rigidità del collo e dolore ai movimenti, mal di testa forte, stato di abbattimento e macchie violacee sulla pelle potrebbero essere segni di meningite o sepsi meningococcica.
  • Vomito e diarrea molto frequenti che diano segni di disidratazione e mancanza di lucidità.
  • Respiro molto affannoso con narici che si gonfiano.
  • Dolore addominale fisso abbinato a feci verdastre.
  • Convulsioni, soprattutto al primo episodio. In questo caso è necessario valutarne prima possibile la causa.
  • Se il bambino ha difficoltà a camminare vanno valutati i motivi per escludere patologie gravi.

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Febbre nei bambini: bibliografia dei siti in cui cercare informazioni corrette

 

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