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Come cambiare abitudini per mamme e bambini / Intervista a Luca Mazzucchelli – AUDIO 2/4

Routine, abitudini, rituali… se mi seguite da un po’ sapete quanta importanza do a questi aspetti nell’educazione delle mie figlie e nella gestione della nostra quotidianità. Questo approccio l’ho fatto ancor più mio dopo la lettura del libro di Tracy Hogg (“Il Linguaggio segreto dei neonati”, di cui ho scritto un’accurata recensione).

Cercare di mantenere delle attività ripetitive è un approccio che ci ha aiutato molto a mantenere un buon livello di serenità in casa motivo per cui ho cercato di allargare questo concetto anche alle altre aree della mia vita. Per questo motivo non potevo non leggere il libro di Luca Mazzucchelli Fattore 1% – Piccole abitudini per grandi risultati” che illustra al meglio quale deve essere il modo giusto per inserire delle abitudini che riteniamo positive all’interno della nostra giornata. Crescere e migliorare un po’ alla volta alcuni aspetti della mia vita: ne abbiamo già parlato nella prima puntata dell’intervista che ho fatto a Luca Mazzucchelli. In quella di oggi parliamo di buone abitudini, per i figli, per noi stesse e per la coppia.

Ascolta la prima parte dell’intervista a Luca Mazzucchelli ⬇

https://www.mestieremamma.it/mamma/resilienza-vs-resistenza-intervista-a-luca-mazzucchelli-audio-1-4

In questa seconda puntata abbiamo parlato di una strategia spiegata nel libro, ovvero quella di avere sempre sottomano un oggetto che possa farci mantenere il focus su uno specifico obiettivo che ci siamo prefissati. Nel libro Fattore 1% Luca fa l’esempio del braccialetto, sul quale incidere una frase per noi importante (si può utilizzare qualsiasi oggetto): ma per trovare la frase migliore da scrivere sul proprio braccialetto serve un alto livello di autosservazione, per cercare di individuare quale aspetto della nostra vita andare a migliorare, in quale zona della nostra quotidianità vogliamo provare a fare un salto di qualità di un 1%, dobbiamo sforzarci di ascoltarci.

Ascolta la seconda parte dell’intervista a Luca Mazzucchelli

Così ho chiesto a Luca: come riuscire a stimolare questa capacità di autovalutazione con il fine di riuscire a mantenere il focus su una specifica attività?


L: “Nell’ottica 1% io partirei da una piccola cosa: in questo periodo si parla molto di MindFullness, ovvero l’esercizio quotidiano con il quale ci connettiamo a quello che c’è intorno a noi. Nel libro affronto questa pratica facendo l’esempio che mi riguarda: ogni qualvolta passo sotto una porta, la sfioro con una mano e cerco di connettermi a quelle sensazioni. Il concetto è questo: fai una cosa alla volta, fai solo una cosa alla volta, no al multitasking. Quando si fa la doccia ci si concentra su quel momento, per esempio sentendo le gocce che scendono o sentendo il caldo che invade il proprio corpo. Si può scegliere una qualsiasi attività per cercare di entrare in connessione con quel preciso momento e prestando tutta l’attenzione del mondo alla cosa che stai facendo”.


“In questo modo – continua Luca – diventa un’esperienza trasformante, il punto è che se si impara a dedicare la completa attenzione alla cosa che si sta facendo, che sia lavare i piatti, mangiare un frutto o farti la doccia, allora sarà poi più semplice mantenere la concentrazione in tutte le altre aree della nostra vita, imparando a distrarsi di meno. L’attenzione è un muscolo e in questo senso va allenato: quando si inizia l’allenamento però, si parte dai piccoli pesi. Allo stesso modo, l’indicazione è di partire da una piccola cosa dedicando attenzione particolare ad un preciso momento, riuscendo successivamente ad utilizzare lo stesso atteggiamento mentale anche altrove. Un altro aspetto che ha rilevanza in questo senso è quello relativo all’ambiente”.


La seconda parte di questa intervista è invece rivolta all’importanza delle abitudini: anche in questo caso Luca ci dà qualche consiglio per vivere al meglio i momenti della nostra quotidianità da mamme.


L: “Perché le abitudini sono molto importanti per una mamma o per un papà? Perché i figli sono un’incognita continua, un imprevisto costante. Tu non puoi fare un progetto, pianificare una tua crescita personale, professionale o genitoriale, basandoti soltanto sull’onda, sulla volontà del momento, quando poi i figli ti disfano l’organizzazione che avevi in mente. Ma proprio per questo tu devi controbilanciare instaurando delle buone abitudini, che possono essere buone abitudini per te, da ritagliarti ogni giorno (es. leggere qualcosa che ti interessa, anche sulla genitorialità), ma possono essere anche buone abitudini per i tuoi figli. Per dire, io e mia moglie abbiamo la buona abitudine di leggere dai 2 ai 4 libri con i bimbi ogni sera prima di andare a letto. Sono dei rituali e noi sappiamo quanto sono preziosi i rituali nell’educazione dei bambini”.


“Altra abitudine fondamentale per la serenità della famiglia sono le abitudini che presidino il buon funzionamento della coppia: una volta a settimana o una volta al mese, si prende una babysitter, una zia, una nonna e vai a cena con tuo marito. Proprio perché è tutto così imprevisto, devi difendere un minimo di buone abitudini perché sono quelle che poi ti salveranno alla fine”.

Ascolta la seconda parte dell’intervista a Luca Mazzucchelli



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