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Igiene bambini e neonati: pulizia della casa e cura del corpo secondo l’età

Negli ultimi anni, tra le infinite teorie che riguardano il ‘come crescere i bambini’ ce ne sono anche alcune che ritengono che il troppo igiene sia inutile, anzi dannoso per la salute dei bambini. Se per troppo igiene intendiamo disinfettare i bambini con detergenti e pulire la casa tre volte al giorno, ok sono d’accordo che si stia eccedendo.

Ma se pensiamo di comportarci con neonati e bambini come se fossero adulti allora sono completamente in disaccordo e vi dirò perché. Prima di tutto perché gli anticorpi di un bambino raggiungono un buon equilibrio solo intorno ai 5-6 anni.

Ciò significa che prima di questa età non possono essere esposti a tutti i rischi d’infezioni e virus possibili. Un vita quotidiana normale, che comprenda le uscite e i contatti con le persone è sufficiente a far sì che i bambini pian piano vengano a contatto con batteri di vario genere.

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Lascia che si sporchi
  • Brett Finlay, B. (Autore)
  • Valutazione del Pubblico: X (Solo per adulti)

Il loro sistema immunitario reagirà agli stimoli esterni e crescendo si rafforzerà. Ma i genitori devono avere delle accortezze, sia in casa che fuori. Senza esagerare i bambini vanno tutelati. L’insegnamento delle norme igieniche, inoltre, è una delle tante sfaccettature dell’educazione.

Sottovalutare l’importanza dell’igiene o farlo nel modo sbagliato può essere rischioso per la salute dei bambini. Soprattutto con i neonati l’attenzione deve essere alta e i contatti con le persone controllati.

Igiene neonati: cura del corpo e buone regole di comportamento Igiene bambini e neonati

  1. Il bagnetto del neonato: il primo mese di vita sarà meglio usare solo amido di riso per il bagnetto. Se il bimbo ha molti capelli vi consiglio di usare Anthyllis, sapone neutro e bio un ottimo prodotto che ho utilizzato con entrambe le mie piccole. In ogni caso controllate che il prodotto sia certificato ICEA e che sia adatto anche a pelli sensibili come quelle dei neonati. Se il bimbo ha una pelle particolarmente delicata, evitare di lavarlo tutti  giorni e dopo il bagnetto applicare olio di mandorle puro.
  2. Non toccate le mani di un neonato: questa dovrebbe essere un’abitudine che tutti dovrebbero rispettare. Purtroppo, molte persone sembrano non capire quanto sia importante e toccheranno i vostri bimbi in qualsiasi situazione. Se siete fuori casa, provvedete quanto prima a pulire le manine con delle salviette detergenti delicate. Se siete a casa lavatele con sapone neutro delicato.
  3. Attenzione ai baci: per un neonato anche un semplice virus influenzate può diventare un problema. Almeno per i primi sei mesi è meglio tenerlo al riparo da effusioni ravvicinate con chiunque. Ciò significa che un neonato non va preso in braccio da tutte le persone che verranno a trovarlo a casa. Attenzione ai contatti con altri bambini più grandi e soprattutto vietati i baci su viso e mani.
  4. Prodotti delicati per la pelle del neonato: prendersi cura di un neonato vuol dire fare attenzione anche alla loro pelle. Secondo me è fondamentale scegliere prodotti bio che la rispettino in tutta la sua purezza. Questo vale per i detergenti, per le creme corpo e viso e, come vi ho spiegato in una recensione dettagliata, per la crema della zona pannolino.
  5. Pannolini bio: per almeno due anni un bambino porta il pannolino per 24 ore, ogni giorno. Scegliere un pannolino che non abbia sostanze tossiche seppur nei limiti consentiti è importantissimo. Se ne trovano molti usa e getta che non hanno nulla da invidiare a quelli non bio, sia come tenuta che come prezzi: come vi ho detto mille volte, io ho scelto i Bebè Nature che non hanno mai tradito le mie aspettative da mamma con un occhio di riguardo ai prodotti bio.

Igiene neonati: precauzioni casalinghe Igiene bambini e neonati

  1. Sterilizzatore: in caso di uso del ciuccio, del biberon ma anche di paracapezzoli in silicone è importante usare lo sterilizzatore. Questo vale anche per i giochini che i bimbi mettono in bocca.
  2. Visite di parenti e amici: come già detto le visite nei primi mesi vanno limitate. Evitare affollamenti di persone intorno al neonato ed evitare di farlo prendere troppo in braccio.
  3. Ambienti salubri: mantenere le stanze ben arieggiate e con una temperatura di circa 22 gradi. La notte si potrà arrivare ai 18 per evitare che nella culla possano sudare troppo. Controllare anche il grado di umidità. Attenzione a non creare ambienti secchi che provocherebbero problemi respiratori.
  4. Pulizia della casa e della biancheria: gli ambienti devono essere ben puliti, evitando polvere eccessiva e microbi. Senza esagerare usando prodotti troppo aggressivi è bene mantenere sempre un buon livello di igiene. Cambiare spesso le lenzuola della culla con i quali stanno molto a contatto. Per il lavaggio di vestiti e biancheria usare detersivi bio ed evitare l’ammorbidente. Meglio non usare candeggina che potrebbe irritare la pelle anche se ben risciacquata.
  5. Quando iniziano a gattonare: da questo momento in poi e comunque da quando i bimbi cominciano a stare in terra bisognerà fare molta più attenzione all’igiene. Lavare il pavimento una volta al giorno sarebbe buona norma. I caso di visite esterne io consiglio l’uso di copriscarpe. Sembrerà eccessivo ma sotto la suola delle scarpe c’è una quantità di microbi infinita che potrebbe portare nella vostra casa dei batteri pericolosi.

Igiene bambini: come comportarsi da 1 a 3 anni Igiene bambini e neonati

Per la cura del corpo, confermo l’importanza dell’uso di prodotti naturali. Sarebbe buona abitudine usarli sempre per tutta la famiglia me per i bambini è certamente fondamentale. A circa un anno i bambini iniziano a camminare e ad avere un altro approccio con ogni cosa del mondo esterno. Vediamo come gestire i bimbi a quest’età.

  1. Pulizia della casa e dei giochi: ormai camminano e quindi toccano tutto, arrivano ovunque e scelgono con cosa giocare. Ovviamente non servirà sterilizzare gli oggetti ma tenere gli ambienti puliti sì. Soprattutto, ogni tanto, lavare i giochi perché metteranno tutto in bocca. Fare attenzione a non lasciare oggetti piccoli che possano essere ingeriti e mettere al sicuro detersivi e sostanze tossiche. Abituare i bambini a capire dove non mettere le mani. Per esempio il water non va toccato, anche in casa.
  2. Buone norme di igiene personale: lavare spesso le mani e il viso. Se siete fuori casa munitevi di salviette igienizzanti. I bambini devono essere liberi di giocare senza troppe limitazioni ma non possiamo lasciarli ciucciare le mani che hanno toccato terra, giochi pubblici… Dopo i 18 mesi si potrà iniziare ad insegnarli a fare da soli. Potranno lavare le mani, il viso e dopo un po’ anche i denti. Si abitueranno a capire che dopo aver giocato e prima di mangiare o dormire dovranno prendersi cura del loro igiene personale
  3. Rapporti con gli altri: molti bimbi già dai sei mesi frequentano il nido o lo faranno più in la. Altri andranno direttamente alla materna. In ogni caso è giusto che abbiano una vita sociale varia. In certi casi è difficile intervenire perché sarà normale che si abbraccino con altri bimbi e che magari lecchino gli stessi giochi. Dunque arriveranno i primi malanni stagionali e le malattie infettive. Comunque è importante spiegare come comportarsi. Non bere dai bicchieri degli altri, non starnutire senza la manina davanti la bocca, non baciare sulla bocca… Ovviamente non sapranno comportarsi subito come si dovrebbe ma pian piano impareranno.
  4. Igiene intima: soprattutto dopo aver tolto il pannolino, insegniamo ai bimbi come fare per non incorrere in infezioni fastidiose. Sciacquare le zone intime anche solo acqua dopo aver fatto la pipì (per questo scopo mi sono innamorata di questo detergente lenitivo Sapone di un tempo). Fare molta attenzione ai bagni pubblici. Non lasciare i bimbi senza mutandine. Usare sempre asciugamani personali e non confonderli anche tra fratelli o sorelle. La trasmissione di batteri nelle zone intime avviene con molta facilità.

Igiene bambini: dai 3 ai 6 anni Igiene bambini e neonati

Tutti i bimbi al compimento del terzo anno di età (e anche prima) inizieranno a frequentare la scuola dell’infanzia. Il sistema immunitario è già più complesso ma ancora non completo. Avranno appreso molte buone norme di comportamento e quindi sanno già tutelarsi da soli da alcuni rischi.

A questa età è giusto e consigliabile che i bambini stiano spesso in contatto con la natura. Che giochino con la terra, che saltino nelle pozzanghere. Insomma che siano più liberi di sperimentare. Questo perché già sapranno che le mani non si mettono i bocca e che vanno lavate. Che dopo aver giocato ci si deve fare il bagnetto.

In parole povere, seppur con dei limiti, sapranno badare a loro stessi. Il ruolo del genitore sarà di controllo ma perderà pian piano il lato attivo. Mia figlia a neanche tre anni mi dice quando ha le mani sporche e dopo essere rientrata a casa dai giardini capisce che i piedi devono essere lavati.

Al compimento dei sei anni, più o meno tutti i bambini si vestono e si lavano da soli anche se aiutati da mamma e papà. Se nel corso degli anni gli avrete dato fiducia, impegnandovi a spiegare l’importanza delle norme igieniche, loro sapranno come comportarsi in ogni situazione.

Igiene bambini e neonati e allergie: cosa sta accadendo? Igiene bambini e neonati

Recenti studi hanno riportato che nei bambini di oggi sono molto più frequenti le allergie. Anche il troppo igiene è stato messo ‘sotto accusa’. Evitare ai bambini di venire a contatto con i batteri creerebbe terreno fertile per futuri problemi allergici.

Il vero problema, tuttavia, non è il grado d’igiene che non deve mai mancare ma piuttosto l’aria che si respira. Purtroppo le elevate quantità di smog delle grandi città provocano moltissimi problemi respiratori. I cibi che ingeriamo non sono più sani come una volta. La pelle è messa a maggior rischio di eczemi e dermatiti a causa delle sostanze tossiche presenti nell’aria.

Insomma sarebbe meglio far crescere un bimbo a contatto con la natura, quella vera, dei boschi, della terra, delle verdure dell’orto… Non bisogna tenere i bambini in ambienti asettici ma semplicemente dare tempo al tempo. Ad ogni età la giusta esposizione ai batteri. Insomma come sempre è il buon senso e l’equilibrio che vanno mantenuti ed insegnati ai più piccoli.

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