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Adolescenti e abuso di alcol: Drunkoressia e disturbi alimentari

Forse non ne avete ancora sentito parlare perché, in un certo senso, è un disturbo alimentare nuovo. Sono soprattutto i giovani adolescenti ad esserne avviluppati. Per i genitori potrebbe non essere facile accorgersene. In questo articolo cercheremo di identificare questo nuovo disturbo alimentare: la drunkoressia. Vedremo di capire come riconoscerla per intervenire il prima possibile affinché certi comportamenti non si cronicizzino.

Drunkoressia: cosa si intende con questo termine

Il termine deriva dall’inglese (drunk che significa ubriaco) e dal greco (orexis che significa appetito) e indica che ci si nutre di alcol. In realtà l’adolescente decide di sostituire le calorie dei cibi con quelle delle bevande alcoliche, con l’obiettivo di non ingrassare. Si smette di mangiare per bere.

La drunkoressia è un doppio problema: l’unione di un disturbo alimentare e la dipendenza da alcol. La drunkoressia infatti sottintende un disturbo alimentare come la anoressia nervosa o la bulimia. Chi decide di agire in questo modo è drammaticamente interessato alla propria linea.

Il pericolo per la salute è tale che si sono verificati diversi decessi.

I disturbi alimentari sono aumentati negli ultimi anni e alcuni sono ancora presi sottogamba. Approfondire l’argomento è doveroso per i genitori che hanno dei figli adolescenti. Vi lascio altri articoli da leggere per conoscere meglio questo mondo sommerso dei disturbi alimentari.

Adolescenti e abuso di alcol: le preoccupazioni

La drunkoressia si è sviluppata inizialmente tra i giovani laureandi, studenti. Negli ultimi anni, tuttavia, si è notato un abbassamento dell’età in chi ne fa uso.

Recenti statistiche dimostrano che in Italia si beve meno, ma, il dato preoccupante è che quella volta che lo si fa, si beve in modo esagerato e fuori dalle mura domestiche. Un altro dato che desta preoccupazione è che il primo episodio di assunzione di alcol, fino al punto di ubriacarsi, si ha già fra gli 11 e i 12 anni.

Se tempo fa il primo bicchiere di vino si assaggiava a casa durante un pasto, e la prima ubriacatura con gli amici arrivava in età adulta, ora non è più così.

Per i minorenni, inoltre, procurarsi un drink è fin troppo facile. In alcuni bar etnici non chiedono nemmeno la carta d’identità prima di vendere gli alcolici e, anche nel caso fosse loro negato, basta mandare l’amico maggiorenne e il gioco è fatto. Bibite gassate corrette con gin, whisky e vodka, bevande dolci e colorate a bassa gradazione vanno giù veloci. Il motto è “bere sino a stordirsi”. In Italia il 6% dei ragazzi e il 2% delle ragazze, già prima dei 16 anni, assume almeno una volta a settimana più di 6 unità alcoliche.

Drunkoressia: le ragioni che inducono gli adolescenti ad abusare dell’alcol

Gli adolescenti, in prevalenza giovani donne con disturbi alimentari e disturbi dell’uso di alcol, spesso mostrano lo stesso profilo di personalità autodistruttiva caratterizzata da tratti ansiosi, perfezionisti e tendenze impulsive e drammatiche. Queste caratteristiche suggeriscono che gli adolescenti con disturbi alimentari spesso si rivolgono al consumo o, meglio dire, abuso di alcol come un modo per affrontare i problemi quotidiani e lo stress causato dal loro stesso disturbo alimentare. I disturbi alimentari sono spesso classificati come disturbi che creano dipendenza.

Molti ricercatori attribuiscono questo nuovo fenomeno alla pressione dei coetanei e alla volontà di adeguarsi a una società più licenziosa, senza inibizioni o semplicemente per agevolare le relazioni interpersonali.

Adolescenti e abuso di alcol: le conseguenze fisiche

Tra le conseguenze più comuni della drunkoressia sono un deperimento organico che si evidenzia da alcuni fattori: perdita di capelli, amenorrea, calo della concentrazione, difficoltà a dormire, stanchezza muscolare.

Tra le conseguenze più gravi troviamo il coma etilico, dovuto alle enormi quantità di alcol nel sangue.

Adolescenti e abuso di alcol: i sintomi

Chi soffre di drunkoressia ha già un passato di disturbi alimentari il più delle volte. I sintomi quindi, nella maggioranza dei casi, sono gli stessi dei disturbi alimentari: saltare i pasti, adottare un’alimentazione sregolata, fare eccessivo esercizio fisico e adottare condotte di eliminazione come l’uso di lassativi o l’induzione del vomito.

Sono molti i pericoli a cui possono essere soggetti i nostri figli durante quella fase unica e irripetibile che è l’adolescenza. Il bambino si trasforma in adulto e affronta paure e ansie: viene chiamato ad affrontare responsabilità e compiti che prima non aveva. I genitori sono importantissimi nell’aiutarli a gestire questa nuova fase della loro vita, permettendogli più libertà ma assicurandogli, nel contempo, la loro presenza in situazioni di stress. In questo modo, forse, li risparmieranno dalle devastanti conseguenze che derivano da questo genere di disturbi alimentari!

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